Questo è il libro letto da Chiara Bonotti e queste le sue parole!
“La casa sull’argine” ti risucchia.
Non racconta di mondi fatati né di peripezie mirabolanti ma la magia che sprigiona pur parlando di fame, guerra e povertà, è così soffice che ai suoi personaggi ti affezioni subito.
La Raimondi ha un passo veloce, non si sofferma sulle cose, le racconta velocemente.
In poche righe la gente si innamora, si sposa e mette su famiglia.
Eppure come nella vita c’è spazio per ogni tipo di sentimento: l’amore, l’amarezza, il disincanto e la più umana delle ferite: il sogno.
Vi siamo tutti vittime ma come spiegano bene i Casadio, sono pochi quelli che trasformano l’abbaglio in luce, i più ne rimangono orfani disillusi.
In tre pomeriggi sono passata dall’inizio del 1800 ai giorni nostri, ho sorriso, sperato, combattuto e pianto e, se e è vero che i personaggi, come le persone, vivono finché qualcuno li ricorda, quelli della Raimondi sono al sicuro dall’oblio perchè sono come noi, privi di poteri magici ma pieni di sentimenti, senza fortune inspiegabili se non la vita.
Grazie mille Chiara!
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